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Allenare l’agilità di un atleta o la sua capacità di eseguire un cambio di direzione, significa allenare la stessa cosa?
Ovviamente no!

Cambi di Direzione e Agilità

Allenare l’agilità di un atleta o la sua capacità di eseguire un cambio di direzione, significa allenare la stessa cosa?
Ovviamente no!

Eseguire un cambio di direzione significa produrre un movimento pre-pianificato, attraverso il quale, siamo in grado di produrre un cambiamento della direzione del movimento dell’intero corpo o della sua velocità o di entrambi.

Eseguire un movimento pre-pianificato, sottintende la comunicazione preventiva del tipo di esercizio da eseguire, al fine che l’atleta possa programmare mentalmente la successione dei movimenti dei vari segmenti corporei, che nel loro insieme produrranno il cambio di direzione dell’intero corpo.

Allenare l’agilità di un’atleta invece, significa allenare la capacità di produrre un rapido movimento dell’intero corpo, o di parte di esso, in risposta ad uno stimolo imprevisto.

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L’allenamento della agilità può essere diviso in almeno due grandi componenti:

1. L’allenamento della fase percettiva ed associativa
2. L’allenamento della fase di produzione della risposta motoria conseguente ad uno stimolo non previsto.
   
   

Suddividere l’allenamento delle due componenti, ci consente di poter lavorare su due diversi ambiti ovvero, l’allenamento della componente neurofisiologica e l’allenamento della componente neuromotoria.

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Le combinazioni base di Plus Training System, si basano su uno schema a croce nel quale, attorno ad una unità centrale, sono poste quattro unità periferiche a distanza ognuna di 4 metri rispetto l’unità centrale.

Le unità periferiche sono così denominate:

1. Prima unità sagittale. E’ l’unità da cui parte l’atleta.
2. Prima unità laterale. E’ l’unità che si trova a sinistra dell’unità di partenza.
3. Seconda unità sagittale. E’ l’unità opposta a quella di partenza.
4. Seconda unità laterale. E’ l’unità a destra dell’unità di partenza ed è opposta alla prima unità laterale.

I segmenti che collegano l’unità centrale a due unità periferiche adiacenti, sono posti a 90° per cui, si viene a formare appunto uno schema a croce.

In questo schema, l’atleta si muove SEMPRE da una unità periferica verso l’unità centrale e viceversa.
Non c’è MAI passaggio diretto dell’atleta da un’unità periferica ad un’altra.

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Le sequenze Plus Training System, sono costituite da una serie di combinazioni mirate all’allenamento di specifiche abilità.

Avremo quindi sequenza mirate all’allenamento di:

• cambi di direzione
• abilità percettive ed associative
• abilità percettivo-associative e anticipazione
• reactive agility di primo livello
• reactive agility di secondo livello
• combinazione tra reactive agility di primo e di secondo livello
• tutte le sequenza già descritte con l’aggiunta dell’attrezzo o movimento sport-specifico

Ne risultano così una serie di combinazione che vengono raggruppate in sequenze in base all’ambito specifico che si vuole andare ad allenare.

Questo permette di allenare simultaneamente gruppi di atleti in successione, con combinazioni che saranno diverse di atleta in atleta ma tutte inserite nella medesima sequenza.

Ovviamente, numero di atleti, intensità, recuperi e tipo di sequenza, saranno i criteri che discipleneranno l’allenamento per ciò che concerne l’aspetto metabolico verso cui la sessione si deve andare ad indirizzare

Cambio di direzione: cambiamento repentino della direzione del corpo in movimento, verso una direzione comunicata all’atleta prima dell’inizio dell’esercizio

Agilità: cambiamento repentino della direzione di un corpo in movimento, in seguito ad uno stimolo generico o ad uno stimolo sport specifico somministrato in maniera imprevista durante l’esercizio.

Allenamento Percettivo-associativo: è quella parte di allenamento dell’agilità, che riguarda la velocità con cui un atleta è in grado di percepire un segnale generico o sport-specifico, associando poi a tale segnale, un significato preciso.

Variazione di traiettoria: è la variazione della direzione di corsa che l’atleta esegue andando ad incrociare il segmento che collega l’unità centrale ad una unità laterale.

Agilità di primo livello: riguarda quelle combinazioni in cui vengono somministrati stimoli imprevisti che hanno uno ed un solo significato. A titolo esemplicativo: LUCE ROSSA implica CAMBIO DI DIREZIONE VERSO SINISTRA

Agilità di secondo livello: riguarda quelle combinazioni in cui vengono somministrati stimoli imprevisti che hanno due significati. A titolo esemplicativo: NUMERO DISPARI DI COLORE ROSSO implica CAMBIO DI DIREZIONE VERSO SINISTRA CON SUCCESSIVA VARIAZIONE DI TRAIETTORIA

Allenamento della visione periferica: riguarda quelle combinazioni in cui all’atleta è richiesto di riconoscere la natura di uno stimolo luminoso che proviene da una unità diversa rispetto a quella posta frontalmente alla direzione di corsa